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La nuova generazione di compositori di musica per film dispone oggi di postazioni di lavoro digitali in grado di comporre una score per orchestra di notevole complessità, attraverso la creazione di cosiddetti mockup. Una diversa prassi compositiva, ben lontana da quella dei più acclamati compositori del passato che componevano le loro partiture cinematografiche con l'ausilio del pianoforte e del tradizionale foglio pentagrammato, ove è possibile ascoltare direttamente il timbro strumentale previsto dalla partitura, velocizzando così la prassi produttiva: grazie alle accurate demo digitali, il regista non deve più immaginare la colonna sonora orchestrale mentre il compositore suona i temi principali al pianoforte. Il presente volume vuole compiere un primo passo nell'indagine di questo nuovo universo creativo in seno all'ambiente accademico italiano.